
Questa mattina un gruppo di studenti ha occupato il rettorato dell’Università La Sapienza di Roma. Il capo della Gendarmeria vaticana Domenico Giani ha incontrato le autorità accademiche e in queste ore viene presa la decisione. Vista l’impossibilità di assicurare l’ordine pubblico – evidentemente c’è chi cerca l’incidente – e le polemiche molto forti, è possibile che Benedetto XVI preferisca declinare l’invito che gli era stato rivolto e rinunci alla visita alla Sapienza. Poco dopo le 17 la Sala Stampa ha confermato la notizia: Benedetto XVI non andrà alla Sapienza limitandosi comunque a inviare il suo messaggio.
Il mio commento: bene ha fatto il Papa a non andare, dopo le polemiche strumentali messe in piedi non soltanto dai collettivi studenteschi, ma da “professori universitari” incapaci di procurarsi un discorso originale e di leggerlo prima di sparare giudizi. Anche se ci fosse stato un solo scontro, un solo ferito tra gli studenti o tra le forze dell’ordine, qualcuno lo avrebbe imputato a Ratzinger. Che certo non teme per la sua incolumità – ha sfidato tutto e tutti con il viaggio in Turchia, ben più rischioso – ma ha ritenuto che l’apparizione alla fine della cerimonia alla Sapienza non valesse il rischio di ciò che si stava preparando. Tutte le persone di buon senso, credenti o non credenti, dovrebbero essere dispiaciute: non è un bel giorno per l’Italia, che non garantisce l’ordine pubblico, per la città di Roma e soprattutto per un’università, La Sapienza, fondata da un Papa, dove vengono ospitati a parlare davvero tutti, compresi quelli della setta dei “raeliani”, ma si è voluto imbavagliare il professor Ratzinger.
Vi segnalo anche che il famoso discorso su Galileo, nel quale Ratzinger difendeva la ragione contro l’irrazionalità (anche contro l’irrazionaità religiosa) era stato pronunciato il 15 febbraio 1990 anche alla Sapienza di Roma! E proprio Benedetto XVI, durante la Gmg a Roma nell’aprile 2006, definì Galileo “il grande”. Si vergognino i sedicenti professori, che in quanto a capacità di lettura e comprensione di un testo, valgono meno di mia figlia che fa la seconda media!