Bertone e la profezia di Fatima

Bertone e la profezia di Fatima – andreatornielli.it

Antonio Socci, sul suo blog, ieri ha scritto una nota molto dura contro il cardinale Bertone, contrapponendolo a Papa Ratzinger e alle parole da lui pronunciate durante l’omelia a Fatima lo scorso 13 maggio. Il Papa aveva detto: « Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa». «Ora, finalmente – ha scritto Socci – il Papa ha parlato e tutti possono capire. Che Bertone, di fronte all’evidenza (e alla figuraccia), si sia precipitato a contattare i vaticanisti per tentare una tragicomica retromarcia (senza mea culpa), aumenta solo la tristezza. Scrive Andre Tornielli sul Giornale: “ora Bertone ha adeguato le sue parole dicendo che la profezia si può estendere anche al ventunesimo secolo”». Dalle sue parole si lascia intendere che durante il viaggio in Portogallo, dopo aver ascoltato l’omelia del Pontefice (che peraltro si può ben immaginare conoscesse in anticipo) Bertone si sarebbe precipitato a contattarci per fare retromarcia. Il fatto di citare soltanto il mio nome, può far pensare che sia stato proprio io «contattato» dal cardinale. Per amore di verità, vorrei chiarire che il cardinale Segretario di Stato non mi ha contattato per dare indicazioni o segnalare retromarce. E da quanto risulta a me, nessuno degli altri colleghi dei quotidiani italiani, con i quali abbiamo lavorato fianco a fianco quel giorno, ha ricevuto correzioni di rotta da Bertone o da suoi emissari. Nel libro intervista con Giuseppe De Carli (L’ultima veggente di Fatima, Rizzoli-Eri 2007) Bertone scriveva: «L’accanimento mediatico è quello di non volersi capacitare che la profezia non è aperta sul futuro, si è realizzata nel passato, nell’evento indicato (l’attentato al Papa, ndr). Non ci si vuole arrendere all’evidenza». Ma già in questa prima versione subito dopo aggiungeva che la profezia rimaneva «di stringente attualità». Nella nuova edizione, aggiornata e con molte pagine inedite (L’ultimo segreto di Fatima, 2010) il cardinale ha lasciato invariata la prima affermazione, ma ha fatto un’aggiunta significativa. Ecco la nuova versione del testo, in corsivo la parte ampliata: «Quella parte del discorso in prima persona non è stato censurato perché non esiste. Non esiste quel testo. E non lo affermo per partito preso, ma perché la conferma che la terza parte del «Segreto» è quella pubblicata, è venuta direttamente da suor Lucia. Cosa andiamo a sindacare noi? Non possiamo toccare niente, non ci è permesso mettere in fila gli eventi in uno schema precostituito. L’accanimento giornalistico è quello di non volersi capacitare che la profezia si è realizzata nel passato, nell’evento indicato. Ma, come è stato saggiamente notato, riguarda anche il martirio della Chiesa che si prolunga nei secoli, anche in questo nostro xxi secolo. A ben guardare, è il messaggio di fondo della Vergine, che trapassa l’intera profezia, che rimane valido e di stringente attualità». Vorrei infine ricordare che sia la prima come la seconda versione del libro portano a mo’ di prefazione una lettera di Benedetto XVI. E anche questo, credo, significhi qualcosa.

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