L’infedeltà può avere un peso determinante in fase di separazione. Cosa succede all’assegno di mantenimento se il marito è stato tradito?
L’assegno di mantenimento (o divorzile) viene stabilito dal giudice in caso di separazione, oppure di divorzio, con l’obiettivo di sostenere il coniuge economicamente più debole, che altrimenti non sarebbe in grado di provvedere alle proprie esigenze. In caso di tradimento, la responsabilità della fine del matrimonio potrebbe essere attribuita al coniuge infedele, con la conseguente perdita di alcuni diritti. Tutto ciò può influire anche sul pagamento dell’assegno?
Quando due coniugi decidono di separarsi, o di divorziare, si apre una serie di vie che potrebbero portare ad esiti diversi per entrambi. L’infedeltà può avere un ruolo determinante, qualora il coniuge tradito dovesse riuscire a dimostrare che sia stata la causa scatenante la rottura del matrimonio. In questi casi è necessario fornire prove specifiche, che possono comprendere foto, messaggi o email, come anche testimonianze da parte di coloro che sono venuti a conoscenza della relazione extraconiugale.
Al giudice spetta una valutazione e, nel caso in cui al coniuge che ha tradito dovesse essere addebitata la crisi matrimoniale, quest’ultimo andrebbe incontro a serie conseguenze. Il rischio è la perdita dei diritti successori (ovvero l’eredità) nei confronti del partner e del diritto al mantenimento durante la separazione . Non sempre, però, il “colpevole” è destinato a dover rinunciare all’assegno divorzile.
Il fatto che ad un coniuge venga attribuito l’addebito della separazione per tradimento, riconoscendo la sua infedeltà come la causa diretta della fine del matrimonio, non implica necessariamente che debba perdere il mantenimento.
Secondo il diritto italiano, infatti, il tradimento non determina l’esclusione dell’assegno divorzile qualora il coniuge infedele non avesse i mezzi per provvedere alle proprie esigenze mentre quello tradito dovesse farcela. Se, per esempio, un coniuge tradisce ma ha perso il lavoro o si è sempre dedicato alla famiglia, avrà diritto all’assegno di mantenimento – il cui scopo è garantire un equilibrio economico tra i due coniugi, con una particolare attenzione per quelli economicamente più deboli.
Un marito che è stato tradito, quindi, dovrà versare in ogni caso l’assegno divorzile. Si precisa che, qualora dovessero esserci figli, l’assegno per loro non ha nessun legame con i tradimenti che potrebbero aver portato i genitori alla separazione: è sempre dovuto al coniuge con cui vivono.
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